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al testo di Stelvio Di Spigno
Il gatto rosso
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Da "Formazione del bianco", Manni, Lecce 2007.
(Ospedaletto d’Alpinolo, estate 1991)
Ho una foto dove il nostro vecchio gatto è chiarissimo, forse per effetto della notte e del flash, e i mogani della porta d’ingresso mi riportano alla mente i boschi dell’Irpinia, dove siamo stati insieme al soriano dei nostri desideri.
Così è la memoria, più visione che ricordo; le palpebre si chiudono e le sfiora un sonno chissà quanto lontano, forse venuto a noi da un altro mondo a chiarirci un senso pieno d’immagini, di me, di noi, quando eravamo ancora uniti.
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Daniele Santoro
- 21/02/2010 16:13:00
[ leggi altri commenti di Daniele Santoro » ]
Bel testo davvero, Stelvio, giocato su una similitudine orchestrata su due strofe; la prima rappresentante la figura, la seconda il figurato. Concordo poi con Maggiani sulla rilevanza della seconda parte; trovo significativo quel “forse” in clausola al quart’ultimo verso - parola chiave del testo che schiude alla riflessione del poeta circa “la memoria / più visione che ricordo”; suggestivo, inoltre, l’epifanico verso lungo “venuto a noi da un altro mondo a chiarirci un senso”. Complimenti.
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Maura Potì
- 17/02/2010 20:48:00
[ leggi altri commenti di Maura Potì » ]
Meravigliosa poesia. Il titolo, con quel colore così deciso, è lunica immagine nitida, come contraltare allo sfumato, alletereo del testo
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Stelvio Di Spigno
- 17/02/2010 19:32:00
[ leggi altri commenti di Stelvio Di Spigno » ]
Grazie amici lettori de la Recherche. Mi fa piacere che vi sia piaciuta, o meglio che sia "arrivata" anche a voi una poesia che potrebbe benissimo troversi tra le pagine di un diario poetico personalissimo e intimissimo.
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Roberto Maggiani
- 17/02/2010 16:28:00
[ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]
Molto bella, in particolare la poesia si fa decisamente importante nella seconda strofa.
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salvatore violante
- 17/02/2010 15:41:00
[ leggi altri commenti di salvatore violante » ]
Ecco la poesia:il sonno che sfiora e che porta lontano dove sorgono le visioni. Evidentemente si tratta di sonno ad occhi aperti. E la dotazione di tutta la grande poesia.
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Loredana Savelli
- 17/02/2010 14:39:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
Bellissima. Da rileggere.
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